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La carriera di Michael Jackson è stata lunga e profiqua, attraverso tre decadi e moltissime hit. Difficile questionare sul fatto che gli anni '80 siano stati, artisticamente e commercialmente, il periodo in cui Michael ha maggiormente impattato sull'immaginario musicale mondiale ma è altrettanto vero che, reduce da una decade che lo aveva consacrato uno dei suoi più significativi rappresentanti, scelse di far progredire la sua musica su nuove soluzioni anzichè adagiarsi nella rassicurante scelta di divenire un classico e non sarebbe stato difficile reiterare ad libitum le formule di Quincy Jones. Per queste ragioni ritengo gli anni '90 Jacksoniani altrettanto importanti e interessanti, è in particolare nella serie HIStory che intravedo la piena maturità  stilistica degli esperimenti iniziati in Dangerous nella forma degli uptempo. (Le ballads, per ovvie ragioni, richiedono strutture meno azzardate).

Vorrei giocare al What if, il divertissment mentale del "cosa sarebbe successo se", perchè proprio nel periodo che presumibilmente corrisponde al concepimento del bulk di HIStory esplose la bomba Jordan Chandler. Un evento pivotale nella vita e nella carriera di Michael, talmente dirompente da far franare il suo universo innescando la lunghissima successione di guai, clamorosi errori di valutazione e scelte sballate che lo ha di fatto accompagnato fino alla tragica morte nel giugno del 2009.

Vorrei immaginare cosa sarebbe successo se l'infame famiglia Chandler avesse rivolto altrove la propria innata e incontrovertibile lordura e se Michael Jackson fosse stato lasciato in condizioni di proseguire nel suo corso artistico in un clima di, non dico totale ma almeno accettabile serenità.

A metà  anni '90, senza la necessità di ricostruire un immagine fatta a pezzi dai media, non si sarebbero mai adottati  formati assurdi come quelli di HIStory e del successivo Blood on the Dance Floor, niente frettolose retrospettive, niente allestimenti statuari, niente pastisse posticci... anzichè un album+greatest hits(!) nel '95 e un EP+remix (!!) nel '97, un nuovo album di inediti (per mediare, nel 1996).

piacevolmente bizzarra, una delle copertine più surreali dell'intera discografia di MJ.

Il Titolo? Blood on the dance floor mi è sempre piaciuto: mantiene infatti la connotazione "sinistra" (paradossale, data la natura più che benevola dell'artista) dei titoli scelti per i precedenti album (Thriller, Bad, Dangerous...)

I brani? Credo che nel disco 2 di HIStory la necessità di fare simmetria con i 15 titoli del greatest hits avesse forzato la presenza di alcuni riempitivi, minori a confronto con gli standard Jacksoniani, in pratica io avrei scartato:

This time around - perché la produzione è ottima ma la canzone non decolla,
D.S. - condivido l'invettiva contro Thomas Sneddon ma l'idea avrebbe meritato più sviluppo,
Money - buona la scelta dei patterns ritmici ma nel complesso banalotta,
You are not alone - al suo posto avrei messo Why, sempre una composizione di R.Kelly ma a mio avviso ben più riuscita. Tanto più che, a posteriori, regalare ai 3T un singolo di successo non è servito a far decollare la loro carriera,
Childhood - che avrebbe trovato uno spazio più congeniale in un altro contesto,
HIStory - un esperimento venuto un po storto, troppi elementi che non fluidificano,
Come together - una delle migliori cover mai registrate, ma qui che centra?
Superfly sister (da BOTDF) - carino e nulla più.
più ovviamente tutti i remix presenti su BOTDF, il cui piano di esistenza più logico è il b-side.

La scaletta risultante di Blood on the Dance Floor - 1996 della realtà alternativa - l'album che avrebbe potuto essere:

  1. Blood on the dancefloor - la title track: potente, ballabile, innovativa
  2. Ghosts - richiamo modernizzato alle atmosfere di Thriller
  3. Why? - splendida ballad, i nipoti 3T come ospiti
  4. They don't care about us - semplicemente perfetta
  5. Stranger in Moscow - insindacabilmente perfetta
  6. Scream - un'altro duetto in famiglia
  7. Morphine - il Jackson più agghiacciante e visionario
  8. Earth song - temi importanti su melodia indelebile
  9. 2bad - ritmo killer, da lasciare senza fiato
  10. Tabloid junkie - idem come sopra
  11. Little susie - commovente ed orchestrale
  12. Is it scary? - finale epico
    (ghost track) Smile - scritta da Charlie Chaplin ma come se fosse sua.

Sarebbe stato o no un disco coi controfiocchi?

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